martedì 24 giugno 2014

Lo Stemma del "Mare Magnum" [Schede per l'iconografia dello Stemma OSM]


Mare Magnum (1487), formella centrale con Stemma OSM

Un importante e significativa evoluzione dello Stemma dell’Ordine dei Servi di Maria verso la raffigurazione attualmente conosciuta compare intorno alla fine del XV secolo sulla coperta della Bolla Mare Magnum (1487), custodita nel Convento della SS. Annunziata di Firenze.[1]
Questa particolare bolla venne concessa da papa Innocenzo VIII su richiesta di fra Antonio Alabanti, priore generale dell’Ordine dei Servi e amico di Lorenzo il Magnifico, il quale s’impegno con decisione per ricomporre la divisione nell’Ordine tra frati “conventuali” e frati della Congregazione dell’Osservanza. Tentativo non semplice che trovò una forte resistenza soprattutto da parte degli Osservanti. Il Mare Magnum costituìsce così sia una sorta di ex-voto per risanare una lacerazione profonda quanto il primo tentativo di un Bollario dell’Ordine. Nel testo della bolla, sono infatti presenti tutte le precedenti bolle e i privilegi ottenuti dall’Ordine dei Servi di Maria dai tempi di Alessandro IV fino a Innocenzo VIII.[2]
Furono poi i padri del convento della SS. Annunziata, custodi del Mare Magnum, proprio per dare maggiore risalto al prezioso codice, a commissionare una ricca coperta presso una delle botteghe più prestigiose di Firenze, quella di Antonio di Salvi e Francesco di Giovanni, pagati tra maggio e giugno 1488. Il risultato è una preziosa composizione a mezzo busto di santi e beati dell’Ordine e della Congregazione dell’Osservanza, che posti sui nielli cantonali fanno da corona a due formelle centrali raffiguranti l’Annunciazione e lo Stemma dell’Ordine. La presenza degli stemmi del Card. de Michelis, protettore dell’Ordine, e dell’Alabanti, unitamente a quelli dell’Ordine e del convento di Firenze accentuano il carattere della riconciliazione fra i due rami dell’Ordine dei Servi.

Osserviamo lo stemma dell’Ordine posto sulla formella centrale: notiamo già tutte le componenti dello stemma più solenne che conosciamo attualmente. Al centro una S che però viene raffigurata come lo stelo attorcigliato di un giglio a tre fiori attorcigliato alla gamba centrale di quella che inconfutabilmente è la M di Maria. Sopra la M, viene posta una Corona. Nella parte superiore dello scudo una scritta Ave Maria, mentre tutt'intorno vi è posto un cartiglio che reca Ordinis Servorum Beate Marie.[3] Lo stemma è posto all’interno di una ghirlanda, con quattro teste di cherubini ai lati. Negli angoli un altro cartiglio riporta due volte la scritta: A Domino Factum est istud.[4]
Niello con Stemma conventuale
Sui nielli posti sul bordo possiamo notare invece quello che rappresenta lo stemma proprio del Convento di Firenze: abbiamo una S centrale attraversata dal gambo di un giglio che termina in alto con tre gigli. Sopra, un cartiglio con la scritta Ave gratia plena.
L’importanza dello Stemma dell’Ordine presente nel codice Mare Magnum è data da alcuni particolari:
-          alla fine del quattrocento esiste già uno stemma proprio dell’Ordine dei Servi di Maria. La diversità di composizione con quello del convento fiorentino, relativamente più semplice, indica la presenza di due tipi distinti per l’Ordine e per Firenze.
-          gli elementi base dell’attuale stemma dei Servi sono già tutti presenti. La S di Servi, la M di Maria, il giglio al centro e la corona. Nel tempo, il giglio avrà anche cinque e sette fiori.
-          vista l’importanza del pezzo, si potrebbe avanzare un ipotesi. Ovvero, lo stemma dei Servi come tipo conosciuto sarebbe stato impostato ed elaborato appunto per questa particolare evenienza. Si tratta di un ipotesi suggestiva, supportata dall’importanza del codice in oggetto e dal suo significato intrinseco.
Stemma per il giubileo 1525 (Cesena)
Per certo, la tipologia di stemma si consolida ben presto all’interno dell’Ordine, in quanto un immagine similare la ritroviamo per il  Convento di Santa Maria dei Servi per le celebrazioni del Giubileo dell’anno 1525. Le caratteristiche di base risultano le stesse già notate per il Mare Magnum: S centrale attorno alla M, corona in alto e tre fiori.
Stemma sul Chronicon... (1567)
Nuovamente questo tipo di raffigurazione dello Stemma dell’Ordine dei Servi compare nel Chronicon … (1567) di fra Michele Poccianti.[5] Riportato nell’ultima pagina del testo anche qui troviamo le stesse caratteristiche di base: S centrale attorno alla M, tre fiori che spuntano dal gambo centrale della M la cui parte inferiore termina con tre radiche; in alto una corona. Lo Stemma risulta riquadrato con tutt’intorno un frase che aumenta il carattere mariano dell’Ordine: Sicut lilium inter spinas, sic amica mea inter filias Hyerusalem.[6]


fra Emanuele M. Cattarossi
albatrosm2013@gmail.com



Schede per l'iconografia dello Stemma OSM
Vedi anche: 




[1] Si veda in proposito D.L. Bemporad, L’Oreficeria in E. Casalini – M.G. Ciardi Duprè Dal Poggetto L. Crociani D.L. Bemporad (a cura di), Tesori d’Arte dell’Annunziata di Firenze, Alinari, Firenze 1987, pp. 320-324 [schede nn. 37a e 37b]. Diversi studi della stessa Bemporad sono stati in seguito dedicati all’approfondimento di questo codice del quale tra i più recenti ricordiamo D.L. Bemporad, Mare Magnum in C. Sisi (a cura di), La Basilica della Santissima Annunziata. Dal Duecento al Cinquecento., Edifir-Firenze (Firenze), 2013, pp. 239-249.
[2] Cfr. D.L. Bemporad, L’Oreficeria, cit., p. 324.
[3] Cfr. ibidem…, p. 320.
[4] Citazione dal Salmo 118 (117), 23; ripresa anche in Mt 21,42.
[5] Titolo originale: M. Poccianti O.S.M. Chronicon rerum totius sacri Ordinis Servorum Beatae Mariae Virginia, in quo illustrium Patrum, qui sanctitate, doctrina et digitate in eo floruerunt, vitae atque actiones continetur. His addita sunt indulta pontificia eidem sacrae Religioni concessa; et omnes sanctiones in comitiis generalibus habitae ab anno 1233 usque ad ad 1566… Firenze, 1567. Edizione parziale in Monumenta O.S.M., XV pp. 5-92.
[6] Citazione dal Cantico dei Cantici 2,2 con “Hyerusalem” aggiunta come specificazione.

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