giovedì 27 ottobre 2016

Nuovi locali e nuove "prospettive" per il Marianum

Claustrum sine armario est quasi castrum sine armamentario: questo detto del XII secolo, spesso tradotto come "un convento senza biblioteca è come un castello senza armeria", si potrebbe in una qualche maniera riapplicare alla serie di "passi" che stanno vedendo la progressiva messa in funzione dei nuovi locali della Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica Marianum. 
Uno di questi "passi" si è svolto nel pomeriggio del 26 ottobre in occasione dell'Apertura dell'Anno Accademico. Tale momento si è svolto nei nuovo auditorium della Facoltà, gremito oltre la capienza dei posti da personale docente, studenti, amici e altri frati intervenuti per l'occasione.
L'evento, moderato da p. Silvano M. Maggiani, si è aperto con la preghiera d'invocazione dello Spirito Santo, la professione di fede e la benedizione del nuovo Auditorium da parte del Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. 
Dopo un messaggio di saluto a nome del priore Generale dell'Ordine dei Servi e Gran Cancelliere della Facoltà, p. Gottfried M. Wolff, da parte di p. Rhett M. Sarabia, Vicario Generale dell'Ordine, il Card. Parolin ha indirizzato ai presenti un messaggio di saluto, elogiando una scelta coraggiosa in tempi difficili e di generale crisi economica. Scelta tanto più importante perchè compiuta in controtendenza ad  una cultura dell'utilitarismo che misura secondo il metro dell'utilità immediata e di conseguenza giudica "inutili" le materie umanistiche se non quando asservite ad un fine di lucro.
Prendeva quindi la parola il Preside della Pontificia Facoltà Teologica Marianum indirizzando previamente sentiti e calorosi ringraziamenti a quanti negli anni si sono spesi per la buona riuscita dei lavori di edificazioni dei nuovi locali della Biblioteca: Priore e Consiglio generale, Economato generale, l'Architetto Gaetano Cecchini. Il seguito dell'intervento ha ripercorso alcuni avvenimenti particolari per la vita della Facoltà oltre ad un breve ragguaglio numerico circa il numero degli iscritti ai vari corsi e i titoli di studio conferiti nel corso dell'ultimo anno.
Seguiva a questo punto una succinta spiegazione dell'Architetto Cecchini circa la progettazione e la messa in opera dei vari locali. I lavori hanno avuto una lunga fase preparatoria per ottenere una serie di autorizzazione alla costruzioni, 28 in totale. In ragione della ristrettezza dei margini di lavoro, i locali sono stati costruiti con una sistema "Top-down" ossia un sistema di costruzione che edificando dapprima i locali più alti scendeva progressivamente nella realizzazione di quelli più bassi. Poste quindi le fondamenta dell'edificio la costruzione ritornava con un sviluppo dal basso verso l'altro. Il risultato sono due piani su quasi mille metri quadri, con uno sviluppo di ripiani per la biblioteca di quasi 12-13 km.
Dopo una pausa per i presenti, il programma riprendeva con la prolusione di Mons. Boghos Levon Zekiyan, arcivescovo armeno-cattolico di Instambul, dal titolo La Misericordia divina in S. Gregorio di Nareck Dottore della Chiesa, e sua Attualità. Seguiva al termine un momento musicale con brani scelti dalle opere di Aram Il'ic Khachaturian (1903-1978), un adagio dal Concerto per violino e un adagio dal Balletto Spartacus. Eseguivano i brani i maestri Alberto Mina al violino e Paolo Vivaldi al pianoforte. La maniera ottimale di chiudere un momento intenso e carico di prospettive, in attesa di vedere la nuova Biblioteca entrare in funzione a pieno regime.

fra Emanuele M. Cattarossi
albatrosm2013@gmail.com