giovedì 18 dicembre 2014

Asterischi - Presentazione del volume "Il Santuario di Monte Senario"




Copertina del volume "Il Santuario di Monte Senario"
Nel 2005, ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia e del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze iniziarono una collaborazione tesa a scoprire e discutere aspetti legati alla documentazione attualmente disponibili sull'architettura eremitica in area europea e mediterranea. L'ampiezza e la dimensione del fenomeno pare imporre un confronto che esuli dalla dimensione nazionale coinvolgendo esperti provenienti da vari paesi. Tutto questo portò ad una serie d’iniziative atte ad incentivare e promuovere lo scambio delle ricerche e lo studio di tecniche ed applicazioni per la conservazione ed il restauro dei complessi monastici, per contribuire ad individuare, nel rispetto della continuità della tradizione storica, metodi innovativi per la gestione di questo patrimonio all'interno di un processo di sviluppo culturale ed economico del territorio di pertinenza.
Primo passo di questa profonda ricognizione nell’architettura eremitica fu al tempo il Santuario di Monte Senario. La ricerca svoltasi tra il 2005 e il 2009 portò ad diverse iniziative: nei giorni 19-20 giugno 2010 il primo Convegno su “Architettura eremitica. Sistemi progettuali e paesaggi culturali” a cui fecero seguito ulteriori convegni a cadenza annuale svoltisi a Vallombrosa, Camaldoli, La Verna; la pubblicazione degli atti del convegni [1]; il 20 giugno 2010, l’apertura nel convento di un area espositivo-museale denominata Centro di Documentazione di Monte Senario; la presenza on-line di un sito dedicato espressamente alla ricerca in merito [2] e di da un motore grafico 3D che riprendendo le misurazioni di Monte Senario offrendo una visita virtuale al Santuario [3].
Ultimo in ordine tempo, è la pubblicazione del volume “Il Santuario di Monte Senario” a cura di Sandro Panarello, edito da Edifir. Detto volume è stato presentato il 18 dicembre 2014, nella Sala dell’Annunciazione del convento della Santissima Annunziata di Firenze.
Un momento della presentazione del volume
Dopo una breve introduzione di p. Giovanni Sperman, in rappresentanza di p. Ferdinando Perri priore di Monte Senario, il lungo cammino del lavoro di ricerca veniva presentato approfonditamente dal dott. Sandro Panarello del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Pavia, curatore del testo. Seguiva l’intervento del dott. Stefano Bertocci del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze il quale richiamava la particolare stratigrafia architettonica del complesso di Monte Senario, effetto della particolare storia del Santuario, dei suoi abbandoni e delle sue riprese.
In questa pubblicazione l’indagine territoriale, lo studio dell’architettura del luogo, la compilazione di disegni e planimetrie del complesso, offrono una importante chiave di ricerca interdisciplinare che andrebbe valutata più approfonditamente. Una delle particolarità del volume è l’interessante apparato grafico costituto da disegni, planimetri, ipotesi di ricostruzione, modellazioni visuali e procedimenti di resa grafica tramite laser-scanner. Quest’ultimo tipo d’immagine non è una novità per le chiese dell’Ordine dei Servi in quanto, nel 2006, la chiesa della Santissima Annunziata di Firenze venne illustrata tramite riproduzione ricavate da laser-scanner [4]. Ma nel caso del volume “Il Santuario di Monte Senario” è la prima volta per una chiesa dell’Ordine dei Servi che l’indagine architettonica diventa così importante ed esaustiva. A detta degli autori il volume non ha la pretesa di ricostruire le vicende storiche di Monte Senario, ma studiare le cosidette “fabbriche” del Convento. Affermazione certamente da valutare più attentamente in quanto le vicende architettoniche del complesso seguono inevitabilmente le varie fasi di decadenza e di splendore di Monte Senario. Questo fatto si nota in particolare per quanto riguarda la parte documentaria più antica e spesso frammentata del complesso: di conseguenza sulla struttura più antica e stratificata del convento non risultano possibili finora altro che ipotesi bisognose di ulteriori verifiche. In ogni caso, oltre alla già detta chiave di ricerca interdisciplinare, il volume si presenta come una particolare novità tra le varie pubblicazioni su chiese e conventi dell’Ordine dei Servi di Maria.
 fra Emanuele M. Cattarossi
albatrosm2013@gmail.com



[1] Quattro volumi editi finora. Il volume dedicato a Monte Senario è il primo con il titolo S. Bertocci – S. Parrinello, Architettura Eremitica. Sistemi progettuale e paesaggi culturali. Atti del convegno nazionale di studi. Monte Senario 19-20 giugno 2010, Edifir Firenze 2010.
[2] Sito web (in italiano e inglese) all’indirizzo http://www.eremiemonasteri.altervista.org/Sito/Home.html
[3] Museo virtuale all’indirizzo http://www.montesenario.globeit.it/
[4] I rilievi vennero eseguiti dal DIAPRem (Dipartimento di Architettura) dell’Università di Ferrara. I risultati sono editi in M. Balzani, Il rilievo morfologico tridimensionale delle architetture albertiane, in M. Bulgarelli – A. Calzona – M. Ceriana – F. P. Fiore, Leon Battista Alberti e l’architettura, Silvana Cinisello Balsamo-Milano (2006), pp. 178-201 (rilievi sulla Santissima Annunziata pp. 196-197). Indicazioni web all’indirizzo http://www.unife.it/centri/diaprem/archivio-progetti/progetto-alberti/Progetto_Alberti

martedì 16 dicembre 2014

Presentazione del volume "La Basilica della Santissima Annunziata. Dal Seicento all'Ottocento”



Si è tenuta oggi, 16 dicembre 2014, presso l’auditorium “Cosimo Ridolfi” della Banca CR Firenze, la presentazione del secondo volume dedicato alla Santissima Annunziata dal titolo “La Basilica della Santissima Annunziata. Dal Seicento all’Ottocento” con gli interventi di Cristina Acidini, storica dell’arte, di Hosea Scelza, funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le provincie di Firenze, Pistoia e Prato e di Elisabetta Meucci, Assessore alle Politiche per il territorio ed al Patrimonio non abitativo del Comune di Firenze. Presente il coordinatore del volume, Prof. Carlo Sisi, insieme al Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari ed il Presidente di Banca CR Firenze Giuseppe Morbidelli.
Sono stati necessari due volumi per descrivere e documentare con compiutezza la maestosa sacralità di un complesso come la Santissima Annunziata, celebrata nei volumi “La Basilica della Santissima Annunziata”, editi grazie alla collaborazione di Banca CR Firenze ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Lo scorso anno, con il primo volume dedicato alla Basilica, furono riallacciati i fili della collana dedicata alle Chiese storiche di Firenze che si erano interrotti nel 1996: progetto culturale ed editoriale considerato tra i più rappresentativi dell’arte e della storia fiorentina, proprio per la organicità, la ricchezza fotografica, l’approccio critico e storico-artistico dei saggi presenti nei volumi.
La Santissima Annunziata rappresenta un simbolo per la città di Firenze e testimonia la ricchezza inesauribile del patrimonio artistico fiorentino. Questo volume percorre la storia del complesso dal Seicento all’Ottocento, seguendo il percorso architettonico e decorativo dalle trasformazione seicentesche, sottolineate dalla decorazione interna con abbondanza di stucchi ed ori, fino all’Ottocento, secolo che si apre per la Santissima Annunziata con il riconoscimento solenne ad elevazione al grado di basilica da parte di Pio VII. La ricerca per questo secondo volume mette in evidenza la poderosa stratificazione storica del complesso architettonico della Santissima Annunziata, non sempre compresa appieno dalla storiografia recente. I contributi presenti nel volume scompongono, “smontano” per così dire la Santissima Annunziata al fine di individuare e commentare i singoli luoghi, le cappelle, gli altari, gli arredi e ogni altra cosa che costituisce il santuario: ne esce così un quadro che offre la grandiosità del complesso architettonico, non immediatamente percepibile da chi visita Firenze. Il tal maniera il lettore inizia ad avere la percezione di una “gloriosa vertigine” che accoglie, soverchia e innalza il visitatore. Un “gorgo di splendore” secondo l’immagine richiamata nella presentazione del volume da Cristina Acidini “che tutto riprende e tutto amalgama”.
L’opera, edita da Edifir e affidata al coordinamento scientifico di Carlo Sisi, presenta saggi di Paolo Bertoncini Sabatini, Alessandro Grassi, Dora Liscia Bemporad, Laura Lombardi e Riccardo Spinelli. Il magnifico apparato fotografico è a cura di Antonio Quattrone.


fra Emanuele M. Cattarossi
albatrosm2013@gmail.com

sabato 6 dicembre 2014

Note sulla mostra “L’altra metà del cielo. Sante e devozione privata nelle grandi famiglie fiorentine nei secoli XVII-XIX”



Si è aperta oggi a Firenze la mostra “L’altra metà del cielo. Sante e devozione privata nelle grandi famiglie fiorentine nei secoli XVII-XIX”: centosessantacinque opere, delle quali alcune inedite, tra dipinti, sculture, reliquiari, oggetti sacri elementi curiosi di una sacralità ormai lontana. L’esposizione, ad ingresso libero, è composta da due sezioni in due luoghi distinti: il Museo di Casa Martelli (via Zannetti 8) ed a Villa La Quiete (via di Boldrone 2). La mostra proseguirà fino all’8 marzo 2015.
Diretta da Monica Bietti e curata da Francesca Fiorelli Malesci, l’esposizione nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino e l’Università degli Studi di Firenze (DIPINT Dipartimento Interistituzionale Integrato dell’Azienda Ospedaliero Sanitaria di Careggi). Corredata da un pregiato catalogo edito da Sillabe, la mostra propone al pubblico il tema della devozione privata delle grandi famiglie fiorentine fra Seicento e Ottocento, declinata soprattutto al femminile, con un approfondimento in particolare sulla famiglia Martelli.  Da segnalare che l’occasione offrirà la possibilità di accedere a luoghi, stanze e zone di Villa La Quiete solitamente non visitabili dal pubblico, aperti per un percorso ad hoc in occasione della mostra, così come il Museo Casa Martelli sarà visitabile con un itinerario del tutto insolito, cioè al contrario rispetto al consueto
Busto reliquiario di santa Giuliana
Coppia ovali devozionali alla SS. Annunziata
Per l’Ordine dei Servi di Maria è importante sottolineare la presenza nella sezione della mostra allestita a Casa Martelli di diversi riferimenti sulla devozione a Firenze e sul culto che la famiglia Medici e il patriziato fiorentino riservarono, tra il XVII e il XIX secolo, ai santi loro concittadini e alla Santissima Annunziata di cui si espongono testimonianze della devozione all’immagine attraverso i riti, le cerimonie e i doni di cui il santuario è stato testimone lungo i secoli.
Vetrina allestita sulla SS. Annunziata
In particolare il percorso espositivo dedica sezioni interessanti all’illustrazione del culto, nei suoi aspetti più privati, come la spiritualità vissuta nell’intimità dei palazzi. Quest’ultima si esprimeva attraverso il possesso di reliquie, libri, piccoli altari portatili e immagini devozionali dedicati ai grandi santi fiorentini. Un attenzione tutta particolare era dedicata alla santità al femminile di cui le maggiori testimoni sono Maria Maddalena de’ Pazzi (Firenze, 1566 – 1607; can. 1669), Caterina de’ Ricci (Firenze,1522 – Prato, 1590; can. 1746), illustre ava della Caterina che sposò nel 1802 Niccolò Martelli, e Giuliana Falconieri (Firenze, (secc. XIII-XIV, can. 1737).
Vetrina allestita su Santa Giuliana Falconieri
Tra i pezzi esposti, due provengono direttamente dalla SS. Annunziata di Firenze: il preziosissimo Ostensorio del 1619 ca., in argento e pietre preziose, opera di Jonas Falck, recante gli stemmi di Ferdinando I de’ Medici e di Cristina di Lorena e il busto-reliquiario di Santa Giuliana Falconieri in legno dorato e argentato realizzato da Carlo Galestruzzi (seconda metà del sec. XVII).
All’interno del catalogo sempre riguardo la SS. Annunziata segnaliamo gli interessanti contributi di p. Lamberto Crociani Giuliana Falconieri “virginitatis speculum et mulierum memorabile decus” e di Riccardo Spinelli Devozione medicea alla Sacra Immagine dell’Annunziata a Firenze (1609-1743). Riflessioni e note d’archivio.

Per ulteriori informazioni sulla mostra si veda http://www.polomuseale.firenze.it/mostre/mostra.php?t=547dd9112964450813000058


fra Emanuele M. Cattarossi
albatrosm2013@gmail.com