In occasione della presentazione del volume Studi sulla Santissima Annunziata di Firenze in memoria di Eugenio Casalini osm. Non est in tota sanctior urbe locus (5 giugno 2011), riportiamo qui di seguito l'intervento del priore provinciale della provincia SS. Annunziata dell'Ordine dei Servi di Maria, p. Sergio M. Ziliani, in ricordo del p. Eugenio Casalini (+ 2011), stimato storico e ricercatore dell’Ordine dei Servi di Maria
fra Emanuele M. Cattarossi
albatrosm2013@gmail.com
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P. Eugenio M. Casalini (1923-2011) |
Buonasera e un benvenuto a tutti.
È motivo di gioia, questa sera, ricordare con la presentazione del libro “Studi sulla Santissima Annunziata di Firenze, in memoria di Eugenio Casalini, osm”, questo frate Servo di Maria e studioso, nel terzo anniversario della sua morte.
Il lavoro che viene presentato è nato come desiderio, dei frati della Provincia religiosa della SS. Annunziata e in modo particolare dei frati del Convento della SS. Annunziata, di rendere omaggio a un uomo e frate che ha dedicato tutta la sua vita all’Ordine e alla Provincia, in modo particolare proprio qui nel Convento radice dell’Ordine dei Servi di Maria.
Per questo motivo desiderio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato affinché questo desiderio si potesse realizzare. Cito solo i curatori dell’opera, p. Lamberto Crociani, osm e Dora Liscia Bemporad, e in loro tutti gli estensori dei diversi contributi qui raccolti.
È motivo di gioia, questa sera, ricordare con la presentazione del libro “Studi sulla Santissima Annunziata di Firenze, in memoria di Eugenio Casalini, osm”, questo frate Servo di Maria e studioso, nel terzo anniversario della sua morte.
Il lavoro che viene presentato è nato come desiderio, dei frati della Provincia religiosa della SS. Annunziata e in modo particolare dei frati del Convento della SS. Annunziata, di rendere omaggio a un uomo e frate che ha dedicato tutta la sua vita all’Ordine e alla Provincia, in modo particolare proprio qui nel Convento radice dell’Ordine dei Servi di Maria.
Per questo motivo desiderio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato affinché questo desiderio si potesse realizzare. Cito solo i curatori dell’opera, p. Lamberto Crociani, osm e Dora Liscia Bemporad, e in loro tutti gli estensori dei diversi contributi qui raccolti.
Ricordare p. Eugenio, è per noi fare memoria di un uomo che ha saputo coniugare, ad alto livello, la vita religiosa e quella spirituale con la vita culturale, mostrando con la sua meticolosa ricerca interiore e di studioso, la concretezza di una vita che si è lasciata coinvolgere da ogni realtà, senza però lasciarsi trasportare dalla medesima, anzi offrendo sempre uno spunto nuovo di lettura o di approfondimento, di ricerca e di concreta realizzazione, segnata dall’amore profondo alla storia non come evento del passato bensì come realtà vivente e germe di nuova linfa vitale.
Per questo motivo mi piace pensare a p. Eugenio come:
1. Uomo innamorato dell’Ordine. Nella sua lunga vita, p. Eugenio, ha saputo donare ad ogni fratello la sua esperienza e la sua presenza, il suo contributo in qualità ed in servizio. Lo ricordiamo come Priore conventuale alla SS. Annunziata, dove ha trascorso 61 anni, circa, della sua vita religiosa; come Consigliere provinciale; come membro di diversi Capitoli generali dove ha offerto il suo contributo, soprattutto nella stesura delle nuove Costituzioni. In tutti questi servizi p. Casalini ha saputo unire in armonia, continuità col passato e rinnovamento come segno e concretizzazione di una speranza vera. All’interno della Provincia religiosa poi è stato Archivista storico fino a pochi anni dalla sua morte, quando ormai le forze lo stavano abbandonando. Anche in questo servizio ha saputo divenire meticoloso ricercatore di quelle fonti che lo hanno portato a scoprire le radici che hanno dato vita al nostro Ordine e che come tali sono divenute pietre miliari per la nostra Storia. Come Priore del Convento fiorentino della Ss.ma Annunziata fu attento non solo alla vita comunitaria, ma anche fu amante della sua bellezza, che ha goduto ogni giorno come vera esperienza spirituale e contemplativa. Ne ha curato con profondo gusto l'arredamento, la disposizione delle opere d'arte e la conservazione dell'archivio. I nove anni di priorato dal 1979 lo hanno visto protagonista di importanti memorie centenarie dell' Ordine, che hanno avuto grande risonanza non solo nella città di Firenze. In questo periodo di priorato il convento tornò ad un dialogo forte ed intenso con l'Università fiorentina.
2. Uomo della cultura. P. Eugenio fu insegnate di storia e di storia dell'arte nel liceo del professato dei Sette Santi a Firenze e, per un ventennio circa, docente di iconografia mariana presso la nostra Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” in Roma. Fu direttore e cofondatore della Biblioteca toscana dei frati Servi di Maria, che oggi al vol. X occupa la sua memoria. Fu anche fondatore e direttore della collana di studi storici e artistici del convento, “Colligite”. Rifondò negli anni ’80, divenendone direttore fino alla morte, il bollettino del Santuario della della SS. Annunziata, offrendo al suo interno contributi culturali, da quello storico a quello artistico a quello legato alla pietà popolare. Fu un grande studioso di storia dell'arte, non solo di quella concernente l’Ordine dei Servi di Maria, come testimonia la sua bibliografia, ma di ogni espressione che sappia tradurre la vera Bellezza. Fu uno storico e critico apprezzato negli ambienti artistici non solo italiani.
3. Uomo innamorato della Vergine Annunziata. Il Cuore della Città e della Chiesa di Firenze è anche il Cuore del nostro Ordine di Servi di Maria, e questo cuore è quella piccola ma bella Cappella della SS. Annunziata, dove p. Eugenio amava contemplare la “Madonna dei Servi” e pregare in silenzio, educandosi all'ascolto e alla meditazione. L'Annunziata fu, per il suo cammino di uomo e di frate, Colei che lo guidò da una ricerca del bello tutta terrena alla maturazione piena della Bellezza eterna, all'amore per l'uomo con i suoi limiti, ma anche con la sua perenne immagine divina. Partendo da questa contemplazione ha saputo divenire non solo custode di una memoria Mariana, ma espressione di quella presenza amicale tutta mariana, accanto all’uomo di ogni tempo e di ogni estrazione sociale e culturale, divenendo cultore di quell’Amicizia umana che si è trasformata, sull’esempio dei nostri Sette Santi Padri, in Amicizia spirituale con ogni creatura.
Molti altri aspetti potremmo elencare di p. Eugenio, ma credo che ognuno potrà portarli nel proprio cuore come esperienza umana e spirituale, quale dono ricevuto.
Pertanto la miscellanea, che ora verrà presentata, diventa espressione di questo dono che è stato p. Eugenio e al contempo la testimonianza del nostro affetto e della nostra riconoscenza, non solo da parte di noi confratelli della Provincia della SS. Annunziata, ma anche di tanti amici e studiosi dell'Università fiorentina. Ancora grazie e buona continuazione.
p. Sergio M. Ziliani
priore provinciale
provincia SS. Annunziata O.S.M.
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