domenica 9 marzo 2014

Asterischi - Opere d'arte della SS. Annunziata in mostra a Palazzo Strozzi



Nell’ambito del ricco calendario di eventi artistici della città di Firenze, per l’Ordine dei Servi di Maria è utile segnalare che dall’8 marzo al 20 luglio 2014 è possibile visitare presso Palazzo Strozzi la mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della "maniera".
L’esposizione come si ricava dal titolo è dedicata all’opera del Pontormo (al secolo Jacopo Carucci, Pontorme-Empoli 1494 – Firenze 1557) e del Rosso Fiorentino (al secolo Giovan Battista di Jacopo, Firenze 1494 – Fontainebleau 1540), i pittori più anticonformisti e spregiudicati fra i protagonisti del nuovo modo di intendere l’arte in quella stagione del Cinquecento italiano che Giorgio Vasari indicò come “Maniera moderna”.
Pontormo e Rosso Fiorentino si formano con Andrea del Sarto (al secolo Andrea d'Agnolo, Firenze 1486-1530), pur mantenendo entrambi una forte indipendenza e una grande libertà espressiva. Pontormo, nel tempo divenno pittore sempre preferito dai Medici e aperto alla varietà linguistica e al rinnovamento degli schemi compositivi della tradizione. Rosso Fiorentino fu invece legatissimo alla tradizione pur con aneliti di spregiudicatezza e di originalità, influenzato anche dalla letteratura cabalistica e dall’esoterismo. Due vie, dunque, divergenti nell’interpretare la “Maniera” nella Firenze rinascimentale.

Per l’Ordine dei Servi di Maria, all’interno della mostra un importante contributo proviene dalla nostra Chiesa della SS. Annunziata di Firenze. I visitatori della mostra vengono infatti accolti già nella prima sezione della mostra intitolata “Gli esordi nel Chiostrino dell’Annunziata” da tre grandi affreschi del Chiostrino dei Voti, restaurati per l’occasione. Sulla sinistra di chi guarda abbiamo la Visitazione (1514-1516) del Pontormo, al centro il Viaggio dei Magi (1511) di Andrea del Sarto e sulla destra l’Assunzione (1513) di Rosso Fiorentino.
Nella seconda parte della prima sezione dal titolo “In bottega con Andrea del Sarto” si può ammirare un’altra opera del Pontormo, ossia una Sacra conversazione o Madonna di San Ruffillo (1514) conservata nella Cappella di San Luca o Cappella degli Artisti della SS. Annunziata dal 1823, dopo la demolizione della Chiesa di San Ruffillo da cui proviene.

Lo studio di due modi differenti di intendere la “Maniera” quali l’opera di Pontormo e Rosso Fiorentino richiamano un particolare importante per l’Ordine dei Servi di Maria e per la Santissima Annunziata in particolare, ossia come il Chiostrino dei Voti rappresenti il luogo d’incubazione e di inizio nella pratica della “Maniera”. Vale allora ricordare quanto già espresso da uno dei curatori della mostra, Antonio Natali direttore della Galleria degli Uffizi, nel corso di un conferenza al III° Convegno di Storia dell’Ordine dei Servi di Maria [1]:

«Tutto questo … nel Chiostrino dei Voti all’Annunziata di Firenze, convento dei Servi dove vivevano anche frati umanisti, cui risultava agevole accogliere le nuove istanze e che anzi non è poi così arduo ammettere possano averle talora anche promosse» [2].

Pertanto il convento fiorentino assume una grande importanza nella nascita della “Maniera”, tanto da dover richiamare l’attenzione sul ruolo artistico e culturale assunto per lungo tempo dalla Santissima Annunziata nell’ambito della città di Firenze, e di conseguenza il Natali affermava

«Chi conosce gli svolgimenti dell’arte nel Cinquecento e l’ascendente che esercitarono gli artefici operosi nel convento dei Servi (ascendente che varcò perfino le Alpi, quando proprio il Rosso divenne artista massimo alla corte di Francesco I, re di Francia) può ben capire quale officina di poesia e cultura avesse favorito agli inizi del Cinquecento l’Ordine dei Servi di Maria» [3].

Non a caso questo succede proprio alla SS. Annunziata in quanto:

«Nel convento fiorentino dei Servi di Maria c’erano frati in grado di favorire la nascita e la maturazione di una cultura nuova, sia letteraria che figurativa. E viene naturale congetturare che le stesse virtù intellettuali venissero da loro applicate nell’elaborazione di pensieri e concetti teologici pertinenti a una religiosità che, dopo la vicenda savonaroliana, tornava a essere inquieta. Considerazione da tenere presente ragionando dei precursori della «maniera moderna» fiorentina, giacché Andrea del Sarto, il Pontormo e il Rosso avrebbero dipinto, dopo il soggiorno operoso all’Annunziata, opere di spiritualità di frontiera» [4].

Nell’occasione della mostra è stato curato un preziosissimo catologo edito dalla Editrice Mandragora e un interessante volumetto dal titolo Pontormo e Rosso Fiorentino a Firenze e in Toscana, curato da Ludovica Sebregondi ed edito dalla Maschietto Editore. Per ulteriori approfondimenti, all’indirizzo http://www.palazzostrozzi.com/pontormoerosso si ritrovano una serie di informazioni e materiali sulla mostra.


fra Emanuele M. Cattarossi
albatrosm2013@gmail.com



[1] I Servi di Santa Maria nell’epoca delle riforme (1431-1623), convegno svoltosi a Roma presso la Pontificia Facoltà Teologica «Marianum» dal 7 al 9 ottobre 2010. Atti del Convegno in Studi Storici dell’Ordine dei Servi di Maria, 61-62 (2011-2012), 2 vol.
[2] A. Natali, I Servi di Maria e la nascita della «Maniera Moderna» in Studi Storici OSM 61-62 I (2011-2012) pp. 197-198
[3] Ibidem… p. 198.
[4] Ibidem… p. 198.

Nessun commento:

Posta un commento