venerdì 24 ottobre 2025

Riferimenti ai Servi di Maria in una meditazione di papa Leone XIV (11.10.2025)

Una gradita sorpresa ha offerto la meditazione di papa Leone XIV nella Veglia di preghiera e Rosario per la Pace dell'11 ottobre 2025, all'interno delle celebrazioni per il Giubileo della Spiritualità Mariana. Nella breve ma intensa meditazione (si veda qui) papa Leone XIV ha offerto almeno tre riferimenti all'Ordine dei Servi di Maria: l'epilogo della Costituzioni OSM; una poesia di Davide M. Turoldo; una lettura della Vigilia de Domina. Tuttavia, nel testo della meditazione non sono riportate specifiche note di riferimento e di rimando. Pertanto, sperando di fare cosa gradita, proviamo a presentarli di seguito.

Papa Leone XIV

L'epilogo delle Costituzioni OSM

Nel citare l’esempio delle Vergine Maria e la necessità di guardare a lei come esempio, papa Leone XIV in questo passaggio

Guardiamo alla Madre di Gesù e a quel piccolo gruppo di donne coraggiose presso la Croce, per imparare anche noi a sostare come loro accanto alle infinite croci del mondo, dove Cristo è ancora crocifisso nei suoi fratelli, per portarvi conforto, comunione e aiuto

ha offerto un piccolo riferimento alle Costituzioni OSM e in particolare al suo epilogo. Espressione sicuramente di grande effetto di cui vale ricordare il particolare cammino di elaborazione all'interno delle Costituzioni OSM. Questo testo proviene da p. Giovanni Vannucci (1913-1984), scritto quasi di getto per la prima stesura delle rinnovate Costituzioni OSM. Inizialmente esso era indicato come art. 58 della sezione “Vita Comune” [1], ma già nel testo redatto nel Capitolo Generale di Madrid del 1968 si accolse la proposta di collocarlo al termine come “Epilogo” [2]. Nel Capitolo Generale del 1977, nella presentazione del testo [3] il relatore si espresse così “I Servi di Maria debbono essere contenti di chiudere le loro Costituzioni con un simile testo”. E alla proposta di approvarlo per acclamazione, si registrò una “Esultante ovazione dell’Assemblea” [4]. Nella definitiva strutturazione del testo del 1987, questo articolo figurava come n. 319, mentre nella revisione del 2015 viene spostato al n. 299: questi aggiustamenti non cambiarono comunque la posizione di “Epilogo” del testo costituzionale.

Giovanni Vannucci (1913-1984), Servo di Maria.
Autore dell'Epilogo delle Costituzioni OSM

Papa Leone XIV dalle nostre Costituzioni riprende l’efficace immagine del secondo paragrafo sulla Madre ai piedi della Croce e delle infinite croci del mondo, che nel testo dei Servi viene indicata come “immagine conduttrice”. Si mantiene la parola “Conforto”, mentre “comunione e aiuto” sostituiscono “cooperazione redentrice” del testo costituzionale.

 

Poetica di Davide M. Turoldo

Appena più avanti, facendo seguito alla citazione della Madre ai Piedi della Croce, papa Leone XIV ha voluto citare questi versi di Davide M. Turoldo (1916-1992)

«Madre, tu sei ogni donna che ama;
madre, tu sei ogni madre che piange
un figlio ucciso, un figlio tradito.
Questi figli mai finiti di uccidere».

Citazione non casuale, appartengono alla poesia “Sotto il legno in silenzio” di Turoldo. Volendo essi si ritrovano nella Liturgia Propria dell'Ordine dei Servi all'interno dell'Inno dell'Ufficio delle Letture della festa di Santa Maria presso la Croce (Venerdì dopo la Quinta domenica di Quaresima) [5].

Davide M. Turoldo (1916-1992), Servo di Maria.
Poeta e figura profetica in ambito ecclesiale e civile.

Omaggiando il grande poeta e Servo di Maria friulano, il papa prende da questa poesia le prime tre righe della terza strofa e, saltando la riga “madri a migliaia, voi madri in gramaglie!”, il primo rigo della quarta. Si viene così a formare una particolare strofa che impatta con maggiore decisione sul dolore delle madri e sull’assurdità della violenza che porta a tante morti. E davvero, lo sguardo, il pensiero, la poesia di Turoldo emergono una volta in più con profonda lungimiranza.

 

Vigilia de Domina.

Al termine della Meditazione, sfruttando il particolare contesto di preghiera per la Pace, papa Leone XIV chiude rivolgendo una preghiera alla Vergine Maria. Essa è il risultato di una particolare elaborazione ad hoc nuovamente di testi dei Servi di Maria:

Santa Maria, madre dei viventi,
donna forte, addolorata, fedele,
Vergine sposa presso la Croce
dove si consuma l’amore e sgorga la vita,
sii tu la guida del nostro impegno di servizio.
Insegnaci a sostare con te presso le infinite croci
dove il tuo Figlio è ancora crocifisso,
dove la vita è più minacciata;
a vivere e testimoniare l’amore cristiano
accogliendo in ogni uomo un fratello;
a rinunciare all’opaco egoismo
per seguire Cristo, vera luce dell’uomo.
Vergine della pace, porta di sicura speranza,
Accogli la preghiera dei tuoi figli!

Nello specifico sono stati utilizzati testi tratti dal secondo formulario della Vigilia de Domina o Benedetta tu. 

Vigilia de Domina, Editio Typica 1980

Schema di composizione più recente [6] rispetto al primo – di maggiore antichità – tra le tre letture/orazioni da recitarsi dopo i salmi, il papa Leone XIV sceglie alcuni passaggi, in particolare dalla terza lettura “Alla Vergine ai piedi della Croce”. Vengono adattate al momento il primo saluto e la l’invocazione finale. Ugualmente alcuni termini vengono resi più opportunamente per il contesto di preghiera ma in sé costituiscono anche un gradito affinamento del linguaggio.

 

Un pensiero.

All’indubbio senso di piacere per sentire i nostri testi utilizzati in un momento così importante, è importante notare un particolare. Essi appartengono tutti ad un momento più recente del cammino dei Servi, caratterizzato da un profondo rinnovamento che però seppe guardare con attenzione alla sua storia e alla sua esperienza. Al tempo stesso, un momento di grande e profonda attenzione per il mondo e per le sue difficoltà, per la società e l’essere umano nella sua completezza. Ritrovati nella rielaborazione offerta da papa Leone XIV e pensando al contesto particolare in cui sono risuonati – un momento di profonda preghiera per la Pace – vanno definiti senza alcuna incertezza “profetici”.

Questo necessario costituisce un invito e uno sprone all’Ordine dei Servi affinchè mantenga sempre un atteggiamento attento sul mondo e sull’umanità. E ne sappia dar voce con profezia.


fra Emanuele M. Cattarossi

albatrosm2013@gmail.com

 



[1] Costituzioni dell’Ordine dei Frati Servi di Maria commentate dalle relazioni ufficiali dei capitoli generali e del consiglio generalizio, Roma, Curia Generalis O.S.M. 1989, p. 530.

[2] Indicato come art. 268. Costituzioni cit., p. 531.

[3] Indicato come art. 290, Costituzioni cit., p. 532.

[4] Costituzioni cit. p. 532.

[5] Commissione Liturgica Italiana dell’Ordine dei Servi di Maria, Liturgia delle Ore. Proprio dell’Ordine dei Servi di Maria, 1978, pp. 163-164.

[6] “17. Il nuovo formulario risponde al desiderio di rivolgere alla Vergine un ossequio che, nella struttura dell’antica Vigilia de Domina, proponga alcuni contenuti della pietà mariana dei Servi, quale è espressa nelle rinnovate Costituzioni” in Vigilia dei Domina. Ufficio dei Servi a Santa Maria, (Mariale Servorum 2), Romae, Curia Generalis (1980) p. 21.