P. Paolo M. Orlandini priore provinciale e p. Gabriele M. Alessandrini priore conventuale nei nuovi locali rinnovati |
Un momento della Benedizione dei nuovi locali il 2 dicembre 2016. |
Nell'articolo 21 ci si potrebbe domandare se non sia necessario indicare una specifica per i conventi cosiddetti "storici" nei quali la conservazione della memoria richiede la presenza di uno specifico ufficiale conventuale. Dall'articolo 29 si trae invece il bisogno di un indicazione più precisa riguardo al cosiddetto "Fondo Storico". Restano tuttavia di fondo due verbi alla base del lavoro dell'Ufficiale preposto all'Archivio: "conservazione" e "agibilità".
Una riflessione su questi due compiti farebbe lievitare a dismisura il contenuto di questo post. Perciò mi soffermo brevemente nell'indicare come per "conservazione" non s'intenda "accumulo" o "stoccaggio", semmai riconoscimento del valore di conservazione per ogni singolo pezzo archivistico. Per "Agibilità" invece vale il costante richiamo a non far diventare gli Archivi propri studi personali ma semmai luoghi di confronto e di scambio di conoscenza ed esperienza.
Il priore provinciale benedice la nuova attività... |
Ma immagino già il consiglio: arriva al dunque.
La premessa serviva per richiamare il compito degli Ufficiali preposti agli Archivi dell'Ordine dei Servi di Maria e per introdurre il risultato, o meglio un primo risultato, di un ampio progetto di recupero e ristrutturazione dell'Archivio conventuale della Santissima Annunziata di Firenze.
Convento
originario dell’Ordine dei Servi di Maria, insieme a quello di Monte Senario, la SS. Annunziata di Firenze, in
origine Santa Maria di Cafaggio, ha costituito per lungo tempo il più prezioso scrigno
di documentazione per l’Ordine stesso, prima attraverso la Biblioteca e la Sagrestia e in seguito
attraverso la formazione dell’Archivio Conventuale.
L’archivio
conventuale si va formando gradualmente, probabilmente distaccandosi dalla
Biblioteca tra il XV e il XVI secolo. Per certo, risulta a tutti gli effetti
formato alla fine del secolo XVI quando Arcangelo Giani, annalista dell’Ordine,
cita espressamente un «archivio della Nunziata di Firenze» nel suo Vera e certa Origine del Sacro Ordine dei Servi
di santa Maria (Firenze, 1591).
Il Priore Generale OSM, p. Gottfried M. Wolff con fra Emanuele M. Cattarossi responsabile dell'Archivio della SS. Annunziata |
La funzione
dell’archivio fiorentino resta sostanzialmente invariata almeno fino al secolo
XVII, quando cede gradualmente la sua specifica di archivio generale in favore
del costituito archivio del convento di San Marcello a Roma, sede della curia
generalizia dell’Ordine dei Servi. Un
interessante esperienza di conservazione si avrà con Raimondo Adami
(1711-1792), già priore generale dal 1768 al 1774, e sull’opera collezionistica
da lui intrapresa nell’ultimo periodo della sua vita. Va approfondito ancor
oggi la portata dell’attività dell’Adami, peraltro svolta con la collaborazione
di padre Costantino Battini, al quale passò in seguito la direzione del “Museo
Adamiamo”. Tale collezione era raccolta in una zona del primo piano del secondo
chiostro lungo il lato lungo della Biblioeca, oggi Istituto Geografico
Militare. Resta ancora aperta la valutazione della consistenza della
collezione. Già pochi anni dopo la morte dell’Adami, il Battini si trovò
costretto a vendere una parte dei pezzi raccolti. Fu invece l’11 ottobre 1810
che si chiuse l’esperienza della “Galleria dei dipinti antichi”, quando gli
incaricati del governo napoleonico redassero un elenco di novantacinque opere
da trasferire al deposito istituito presso il convento di San Marco. Da qui la
collezione venne smembrata e i dipinti di maggior pregio finirono alla Galleria
dell’Accademia.
Fra Emanuele M. Cattarossi illustra al Consiglio generalizio le fasi di recupero dei locali |
In seguito
alle soppressioni napoleoniche, più di un migliaio di pezzi saranno prelevati
dall’Archivio e requisiti. Questi pezzi, verranno poi incamerati presso
l’Archivio di Stato nell’ambito del complesso Corporazioni
religiose soppresse dal governo francese
costituendone il fondo 119. Nel 1932, a seguito del trasferimento della sezione
storica dell’Archivio generale dal Convento di San Marcello al nuovo Collegio
Sant’Alessio Falconieri, l’archivio fiorentino passa una serie di pezzi
archivistici tra i più antichi e importanti per la ricerca nell’Ordine dei
Servi.
Rimangono
dunque presso l’archivio fiorentino una serie di pezzi dedicati più all’aspetto
conventuale. Tra questi ne spiccano alcuni quali: i codici Mare Magnum (1488) e gli Acta
beati Philippi (1608-1613), la ricca serie di codici corali (1287-1474),
il prezioso Campione Nero (1442-1454)
e i libri di doni e offerte alla SS. Annunziata (1447-1678). Bisogna inoltre
aggiungere un discreto fondo librario antico e la fototeca, iniziata negli anni
sessanta da una collaborazione con l’Istituto Storico dell’Ordine dei Servi di
Maria.
I locali della Fototeca rinnovati... |
A partire dal
1971, ad opera del p. Eugenio M. Casalini, a lungo archivista del convento,
iniziano una serie di pubblicazioni sotto il nome di Biblioteca Toscana
dell’Ordine dei Servi, per dieci volumi editi finora. Nel 1983, l’esperienza
editoriale verrà ampliata con una serie minore denominata “Colligite”, che conta sedici volumi editi.
L'esperienza dell'Archivio della SS. Annunziata ha aperto una nuova fase di riordino e ricomposizione dei suoi locali. L'opera di "conservazione" ha visto per tutto il 2016 un intenso lavoro di sgombero e risistemazione di un stanza del locale, lasciata da tempo ad un mero uso di deposito, con la collaborazione e il supporto delle associazioni Amici della Santissima Annunziata ONLUS (per informazioni vedi qui) e Ambasciatori Mariani ONLUS (per informazioni vedi qui). Attraverso un lento e ragionato sgombero progressivo dell'interno volto a discernere la preziosità o meno degli oggetti presenti è emersa la possibilità di "riprogrammare" il locale ad un uso conservativo delle migliori memorie inerenti il convento della SS. Annunziata. Dopo necessari lavori di dipintura delle pareti, messa in sicurezza dell'impianto elettrico e posizionamento di una nuova illuminazione si è proceduto all'allestimento della sala. In particolare in essa trovano collocazione la serie di codici corali del Convento, una ventina di lampade argentee già presso la Cappella della SS. Annunziata, alcuni ex-voto particolari, una serie di tele già in deposito presso l'Archivio, oltre ad altri oggetti di pregevole memoria per l'Ordine dei Servi di Maria. Contemporaneamente veniva rinnovata anche la sala della Fototeca Conventuale, attraverso una necessaria dipintura e messa in sicurezza dell'impianto elettrico, con un allestimento più arioso e funzionale alle esigenze di conservazione e ricerca. Per marcare opportunamente questa fase di lavoro, i locali rinnovati sono stati inaugurati e benedetti il 2 dicembre 2016 dal Priore Provinciale della Provincia Santissima Annunziata, p. Paolo M. Orlandini. Il giorno 6 dicembre, i locali sono stati presentati al Priore Generale dell'Ordine dei Servi di Maria, p. Gottfried M. Wolff e al Consiglio Generalizio, presenti in Firenze per la programmazione annuale delle loro attività. In entrambe le occasioni sono state espresse congratulazioni per il lavoro svolto e incoraggiamenti a proseguire con rinnovato slancio nell'opera intrapresa. Sollecitazioni ben accolte sperando presto di presentare nuovi risultati...
fra Emanuele M. Cattarossi
albatrosm2013@gmail.com